Decido di battezzare il nuovo studio con la mia amica Mistress Carola, da tempo non più in attività ma alla ricerca di un nuovo schiavo fisso dopo il divorzio avuto dal precedente marito. Ovviamente ho provveduto a comprare degli abiti degni dei loro nuovi ruoli ai miei servi. Alla cagna ho preso diversi completi da cameriera, con gonna sempre corta appena sotto il sedere, corpetto che le esalti il seno e grembiulino bianco, fermo restando il divieto di portare biancheria intima di qualsiasi genere. Al servo bastardo oltre a qualche capo in pelle nera per esaltarne la sottomissione ho preso alcune divise verdi da infermiere, di quelle composte da casacca e pantaloni verdi. Mistress Carola arriva col solito ritardo… “Allora Carola,, scommetto che hai fatto tardi perchè eri impegnata a scoparti qualche schiavo, non è vero ?” “E come potrei nascondertelo mi conosci… Dopo averlo scopato mi sono fatta scopare e riempire di sborra calda, solo che mi sono resa conto che ero in ritardo e non mi sono neanche pulita per venire da te.” Dov’è il bagno che devo darmi una pulita. “Ma quale bagno, ho uno schiavo che ti pulirà meglio di qualsiasi bidè.” “Cagna aiuta la Signora a spogliarsi, poi chiama quella cagna di tuo marito e digli di venire in fretta.” Lurido bastardo la mia amica è ancora sporca di sperma, quindi vedi di pulirla a dovere, magari senza eccitarti troppo se ci riesci.” Lui si mette subito in ginocchio e inizia a leccarle la fica. La lingua del servo la ripulisce in fretta, bevendo tutto, piaceri maschili e femminili insieme, solo che non si ferma una volta finito il suo compito, ed io non ho certo voglia di farlo smettere. Lei inizia a gemere sotto i suoi colpi di lingua mentre io mi abbasso per baciarla e toccarle il grosso seno. “Certo che hai un servo molto bravo, speravo che la voce che girava su di loro fosse vera, mi sono fatta sborrare dentro apposta.” “E’ ancora agli inizi, ma promette bene.” “Dai leccami la fica cane, tu servi solo per servire le donne potenti come noi, sei solo un oggetto che deve fare ciò che gli si ordina.” “Lui deve bere tutto ciò che voglio, anche il mio piscio, anzi dev’essere un onore bere la mia pioggia dorata.” “Si però ora toccami tu, ho la fica in fiamme.” “Con vero piacere, e tu bastardo, leccale i piedi.” Godo nel vederla godere guardando il servo che le fa dei pompini alle dita dei piedi con una dedizione totale. Solo che ora sono io ad avere una voglia matta,e Carola se ne accorge subito. Allunga una mano sul mio perizoma e lo sposta di quel poco che basta per mettermi un dito dentro. “Tu mi leggi nel pensiero.” “Hai lo sguardo di chi vuole godere, servo lecca subito il culo alla tua padrona mentre le faccio un bel ditalino.” Anche lui sposta un po’ il perizoma, prima di aprirmi delicatamente le chiappe per potermi leccare il buchetto. Con una mano esperta davanti e una lingua vogliosa dietro, non ci metto molto a raggiunger l’apice del piacere, fino ad accasciarmi sul corpo della mia amica Carola Grazie amica mia, sussurra Carola mi è veramente piaciuto “ma non è che il bastardo me lo puoi affittare per qualche seratina ?” “Mi dispiace, ma la cagna e quella troia di sua moglie sono miei, però un’idea l’avrei se ti interessa.” “Penso che tu non abbia problemi a trovare un paio di giovani disposti a qualcosa di più trasgressivo del solito.” “Certo che no, cos’è hai voglia di un bel cazzo anche tu ?” “Beh non posso negare che mi farei una sana scopata molto volentieri, in questo tu mi capirai, lui è totalmente inadatto. Inoltre lo vorrei vedere inculato da un uomo che lo riempia a dovere.” “Va bene, anzi benissimo, facciamo sabato per cena, così ti potrai godere anche la mia schiava.” “Sono sicura che ci divertiremo, due bei cazzi e due servi, cosa si può desiderare di più.” Ci salutiamo con un bacio continua
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